Nella Collegiata di Busseto fratel Cesare Bullo ha offerto la sua intensa testimonianza di missionario salesiano, che ha trascorso tredici anni in Vietnam e quarantasette in Etiopia. Ha costruito scuole, centri di formazione e di avviamento al lavoro, oratori ricevendo anche benemerenze da parte del governo nazionale. Fratel Cesare ha ringraziato quanti da tempo stanno aiutando i duecento sessantasei bambini poveri attraverso l’adozione a distanza, con l’associazione “Mondo Nuovo”.
“Da diciotto mesi in Etiopia c’è la guerra con migliaia di morti ammazzati, distruzione di case e aziende, stupri, bambini uccisi dalla miseria. E’ in atto un genocidio fra etnie per il potere: eppure, tutto passa sotto silenzio”, ha detto nel saluto ai fedeli nelle liturgie festive. “Non c’è solo il dramma dell’Ucraina: sono tante le guerre nel mondo, spesso volutamente ignorate”, ha detto ancora il missionario che nei mesi scorsi è stato incarcerato con altri confratelli e collaboratori con la falsa accusa di favorire le forze antigovernative del Tigray. “Ma noi cerchiamo di dare cibo a tutti i bambini e alle loro mamme”, ha ribadito fratel Cesare visibilmente ancora molto provato. Tanti fedeli si sono fermati a salutare il missionario, a parlare di persona con lui e a lasciargli un’offerta. Fratel Cesare, attualmente in riposo presso i famigliari nel padovano, ha ringraziato della generosa ospitalità ricevuta dalla parrocchia.
Questo il Link per visualizzare l’ intervento di Fratel Cesare Bullo durante l’omelia della Santa Messa